L’onore
(e l’onere) di dare il via alla stagione 24-25 in Auditorium spetta a Luigi
Piovano, primo violoncello della prestigiosa SantaCecilia, ma anche
ormai direttore affermato (fu già protagonista bifronte qui in Auditorium nel
novembre 2022).
Auditorium
ieri sera purtroppo assai scarsamente popolato, anche se da un pubblico che ha
manifestato un entusiasmo inversamente proporzionale alla consistenza numerica!
Programma di musiche tutte (più o meno) ispirate all’Italia, a partire dall’impegnativo Primo Concerto di Camille Saint-Saëns, che l’Italia aveva visitato in giovinezza (Firenze) circa 15 anni prima di comporre quest’opera (che è del 1872). Piovano ha ormai con questo concerto una grande dimestichezza. Qui lo vediamo – da molto lontano… - in un’esibizione nel sol levante del 2015)e qui nel 2022 nelle prove di un concerto a Salzburg dove ha presentato un programma simile a quello odierno (Scozzese invece di… Italiana).
Ebbene, ieri ci ha sciorinato tutto il suo bagaglio di virtuosismi, ma anche di portamento e rigore interpretativo, valorizzando al massimo le peculiarità di questo difficile Concerto, che è una vera miniera di innnovazioni rispetto agli schemi classici (come cerco di sintetizzare nelle brevi note all’ascolto in Appendice).
Quindi
meritato trionfo per lui, che ringrazia pubblico e Orchestra e, insieme agli
archi, ci regala un'appendice di Saint-Saëns, con un’ispirata interpretazione
del celeberrimo Le Cygne dalla Grande fantaisie zoologique,
Poi, richiamato da insistenti applausi ritmati, si esibisce in un lamento
suonato e… cantato.
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