ricongiungimenti

Maurizio & Claudio

15 giugno, 2020

Time-out: Delman - Le magnifiche sei (3)


Il terzo appuntamento del ciclo ci fa volare da Milano a Pittsburgh (non è male, giudica benevolmente Delman) precisamente all’Università Carnegie Mellon, dove è ospitata la cosiddetta Polacca (anche questo è un sottotitolo inventato, e con pochissima fantasia, direi!)  

Come a Mosca, anche qui Delman si rivolge ai ragazzi in italiano (là però avevamo anche udito perentori richiami in russo...) e così si avvale di un giovane assistente come tramite per chiarire - anche suonandogli e cantandogli Die Forelle - il suo approccio interpretativo.

Cinque delle sei magnifiche hanno tonalità minore, l’eccezione essendo costituita proprio da questa terza, in RE maggiore. Però tutte, inclusa questa, principiano in minore (!) Nella fattispecie si tratta di una marcia funebre in RE minore (un brutto sogno). Ma non è che l’introduzione: poi, al risveglio, scoppia finalmente il RE maggiore, che Delman interpreta come un aprite tutte le porte e le finestre, respiriamo finalmente aria fresca e il profumo dei fiori!   

Per definire lo spirito del secondo tempo (Alla tedesca) Delman usa la metafora del paraocchi del cavallo, che procede senza poter vedere (e apprezzare...) ciò che sta ai lati o dietro di lui. Una vita alla tedesca magari comoda (casa, moglie, auto, comfort) ma a senso unico, e così - nel movimento successivo - scopriremo che è vuota, perchè senza felicità nè amore...

E infatti con l’Andante elegiaco si torna alla profondità, magari anche un po’... pesante, del pensiero russo (Tolstoj). Però un raggio illumina inaspettatamente la chiusa, con il FA# che trasforma il RE da minore in maggiore.

E la ricerca del RE maggiore, che innerverà poi il finale, continua nello Scherzo in SI minore, con il lungo RE tenuto dai corni nel Trio e poi con i 17 arpeggi sul RE degli archi.

La Polacca finale non ha bisogno di commenti, ma permette a Delman di proporre una domanda retorica: cos’è che tiene insieme, come un organismo perfetto, ragazzi dalla pelle di ogni colore? La risposta la conosciamo benissimo...
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(3. Continua)

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